Valentina è la bellissima protagonista delle foto di oggi. L’ho conosciuta attraverso Instagram e dopo le dovute presentazioni virtuali, ci siamo incontrate una mattina di qualche mese fa per prendere un caffè. Alcuni impegni mi hanno proibito di organizzare questo shooting fino a due settimane fa, quando anche grazie all’entusiasmo delle persone coinvolte , ogni elemento si è incastrato alla perfezione fino a portarci da Cramu, il bellissimo bed and breakfast scelto come location. Io, Valentina e il videomaker, ci siamo mossi con assoluta libertà tra le stanze accoglienti e luminose del b&b, la disponibilità del personale e la professionalità della modella, ci hanno consentito di lavorare serenamente e di studiare al meglio la luce e la composizione delle immagini.
Abbiamo scattato fino alle prime ore del pomeriggio e ottenuto una serie di foto che considero il risultato di un lavoro di squadra. Adoro coinvolgere persone sempre nuove, quando la curiosità e l’interesse sono sinceri e reali, si è spinti con naturalezza a voler contribuire al lavoro altrui e qualsiasi tipo di input è sempre ben accetto.
Modella: Valentina Taccori
Location: Bed&breakfast Cramu, Cagliari
Outfit: VelaShop Cagliari
Videomaker: Remo Congia
Nel post di oggi vi mostro il risultato del mio più recente lavoro per un brand di costumi che ormai ha bisogno di poche presentazioni, La Reveche.
Il nuovo progetto a cui ho partecipato vede elemento centrale e di novità, la linea swimwear per bambine La petite Reveche.
E’ stato molto divertente e dolcissimo vedere quelle piccole modelle posare in modo inconsapevole e tuttavia impeccabile, osservarle e seguirle con la macchina fotografica è stato faticoso ma sapevo che sarei stata ripagata dalla loro spontaneità.
Ho ottenuto una serie di foto che adoro proprio per la poca ricercatezza delle pose e delle espressioni, posizionarle in un certo modo era infatti davvero complicato, non avevo altra scelta se non assecondarle nei loro momenti di gioco ed essere pronta ad immortalare i loro bellissimi sorrisi. Soltanto alcuni degli scatti qui presenti sono frutto di precise istruzioni.
Le loro mamme, presenti sul set, sono state delle formidabili assistenti, così come le ragazze del team La Reveche. Tutte hanno lavorato e contribuito ad uno shooting bellissimo dove i capricci e i NO delle modelle come risposta alle richieste della fotografa, sono stati per una volta la parte più dolce e divertente del lavoro.
In un pomeriggio di forte scirocco, io, Cristiana e Margherita, ci siamo ritrovate per uno shooting di metà agosto. Tra vestiti svolazzanti e capelli spettinati, in una location che ha ispirato il mood mediterraneo della serie, abbiamo dato vita a delle immagini che personalmente adoro e che racchiudono gli elementi a me più cari.
Modella: Margherita Vargiu
Make up: Cristiana Caglieri
Dopo due mesi trascorsi a Milano tra agenzie e shooting, spostamenti incessanti e modelle bellissime, caldo torrido e nostalgia di casa, una volta tornata in Sardegna ho deciso di staccare per un po’ la spina e lasciar chiusa la borsa della reflex per qualche giorno. E’ passato un mese in realtà, un mese in cui ho messo in ordine il materiale accumulato a Milano, pensato a rigenerare spirito e corpo e a pianificare i mesi successivi. Tra Agosto e Settembre ho ripreso a fotografare più o meno regolarmente, impegnandomi in qualche progetto personale e qualche lavoro che mi ha consentito di conoscere nuove e bellissime persone.
Le foto di oggi hanno come protagonista una ragazza che, per chi mi segue, è una “vecchia” conoscenza, Bianca. Il set è stato organizzato in collaborazione con la mia amica Cristiana che ancora una volta si è occupata del make up e mi ha aiutata con outfit, mood e pettinatura. E’ sempre entusiasmante per me organizzare uno shooting con poche “risorse” e assistere allo sviluppo e andamento del set, alla convergenza delle idee e personalità di coloro che sono coinvolti nel lavoro.
Sono del parere che l’ispirazione possa arrivare dalle fonti più disparate e per quanto chi mi sta intorno durante un servizio rimanga al suo posto con discrezione, mi piace trovare il modo per cui ognuno possa influire sul risultato finale esprimendosi o con la propria arte o semplicemente con il proprio parere. Per esperienza personale, ovviamente tutto ciò non sempre è possibile, soprattutto per i lavori più importanti.
Le foto che vi mostro oggi sono il risultato di circa due ore di scatti. La luce è quella del tramonto sulla costa occidentale della Sardegna.
Una delle collaborazioni più soddisfacenti dell’ultimo periodo, è quella che mi vede impegnata come fotografa per un marchio made in Sardinia ormai conosciuto in tutto il mondo, La Reveche.
Inutile nascondere l’orgoglio di aver donato a questa bellissima linea di costumi una mia interpretazione attraverso la macchina fotografica, io e Sara (l’ideatrice del brand) ci siamo trovate sempre in sintonia e lavorare insieme è stato per l’ennesima volta un grande piacere.
Siamo entrambe originarie di Carbonia, piccola città situata nel sud ovest della Sardegna, un posto dal quale non è molto semplice emergere nel settore artistico e dove gli stimoli esterni non abbondano. Entrambe stiamo intraprendendo un cammino personale originale e di sicuro fuori dagli schemi in una realtà come la nostra, ma siamo abbastanza determinate a non arrenderci. Anche per questo è stato un piacere incontrarsi lungo i nostri percorsi professionali.
L’intero set è ambientato nella meravigliosa casa di Sara. Le foto sono state scattate nel Dicembre scorso, alla vigilia di una mia piccola influenza e non lontano da Natale. Ancora una volta ci siamo ritrovate a lavorare da sole e io a servirmi solo della luce naturale, a giocare con i riflessi e a scattare attraverso qualche ampia vetrata.
Siamo rimaste entrambe molto soddisfatte del risultato e del riscontro positivo che le foto hanno ottenuto sui social, tra condivisioni e reazioni entusiaste a sigillare un lavoro che ci ha fatte incontrare ormai tre/quattro anni fa, pur abitando entrambe nella stessa piccola città!
Quando non ho a disposizione il tempo necessario per organizzare un servizio fotografico con modella, make up e trasferte varie, cerco di sfruttare al meglio le risorse in mio possesso. In questo caso si parla di me stessa, di mia sorella e della spiaggia più vicina a casa nostra. I bikini che indossiamo sono l’oggetto di una delle collaborazioni che sto portando avanti quest’estate con uno dei brand stranieri con cui sono entrata in contatto recentemente. Mia sorella, ancora una volta (e non è questa né la prima né l’ultima di Luglio) si è prestata a farmi qualche scatto oltre che a posare per me.
Non credo ami particolarmente il ruolo da fotografa che a volte le accollo, riconosco di essere un tantino severa ed esigente, in ogni caso mi fa piacere notare i suoi progressi, ormai le immagini che riesce ad ottenere non solo rispecchiano quello che vorrei venisse realizzato, ma a volte superano le mie stesse aspettative.
Le foto di questo post sono la seconda parte di un pomeriggio che io e Bianca abbiamo passato insieme circa un mese fa, tra la scogliera e la spiaggia di Calamosca. Abbiamo aspettato il tramonto per una luce più morbida e un po’ più di privacy, ma nonostante la giornata fosse molto ventosa, fino alle 19 alcune persone prendevano ancora il sole a pochi metri da noi. Ci siamo sistemate in una parte della spiaggia in cui arrivava già ombra, con il sole che scendeva dietro la collina alle nostre spalle. La temperatura era gradevole e senza spostarci dal posto in cui avevamo appoggiato le nostre borse, abbiamo scattato dei ritratti semplici e naturali. Il viso di Bianca mi piace sempre, a prescindere dalle espressioni che assume. Scattavo queste foto pensando che sicuramente l’avrei richiamata per qualche altro lavoro e così infatti è stato. Due settimane dopo ci siamo riviste per fare nuove foto e ora che son passate altre due settimane, ho già in mente le prossime da fare di nuovo insieme a lei!
Ho pensato a Simonetta quando ho deciso di fotografare questo costume e dopo aver immaginato qualche scatto, le ho scritto per chiederle se le andasse di posare e passare un pomeriggio al mare insieme. Qualche giorno dopo sono andata a prenderla alla stazione e ci siamo riabbracciate a distanza di qualche mese dal nostro ultimo shooting insieme. E’ una bella sensazione ritrovarmi con queste bellissime ragazze e constatare di volta in volta che l’intesa è sempre più forte e ci si ritrova a parlare di tutto, a confidarci come fanno due amiche, raccontandoci esperienze personali e stati d’animo. Dopo una sigaretta e qualche confidenza, abbiamo iniziato a lavorare sotto un caldissimo sole, lontane dai pochissimi bagnanti sparsi per la lunga spiaggia. La luce forte delle 4 pomeridiane mi ha ricordato cosa significa lavorare in estate e per quanto non vedessi l’ora di ricominciare a fare foto muovendomi tra bagnasciuga e sabbia bianca, ho cercato di sfruttare l’ombra e il riparo offerto da una casetta sulla spiaggia. E’ iniziata così la mia seconda estate di questo 2016.
Ho altre tre serie pronte da postare e che non vedo l’ora di condividere!
Model: Simonetta Columbu
Swimwear: Del Maar Latin Swimwear
Quanto sono contenta e fortunata di avere la fotografia nella mia vita, quanto sono fiera di me per il fatto di aver raccolto tutte queste immagini, ricordi di momenti certamente indelebili ma avere la foto che supporta le visioni già presenti per sempre nella mente e nel cuore, per me non smetterà mai di essere un dono prezioso. Ci sono stati momenti durante il viaggio in cui ho perso quasi la pazienza, in cui usare la macchina fotografica ha significato doversi prendere cura della borsa tutto il giorno, aprirla e chiuderla dopo aver preso la reflex per fare magari anche solo due foto. Durante le giornate passate in navigazione tra le isole ho dovuto maneggiarla con le mani un po’ bagnate o unte di crema solare, soffiare via qualche granello di sabbia dal corpo macchina e osservare con attenzione e sensi di colpa la lente dell’obiettivo un po’ sporca. Ho pensato non fosse il caso di usarla in certi momenti, ma non riuscivo a trattenermi. E ora penso ne sia valsa assolutamente la pena.
Il sole cocente, gli schizzi delle onde che sbattono sulla barca e la pelle sempre più nera sulle spalle, il vento caldo, avvolgente e sensuale, la voglia di vivere ogni istante fino in fondo, riempirsi gli occhi di quei colori e guardarli ancora e ancora per imprimerli bene nella mente, i colori del mare così nettamente distinti tra loro in quelle linee di confine tra il blu chiaro e il blu scuro, le voci intorno di lingue straniere, gli occhiali sporchi di salsedine, l’acqua della bottiglia ormai tiepida e ancora il caldo e il sole che batte senza sosta, la sabbia bianca che abbaglia così tanto che senza occhiali da sole è difficile guardare. Il vento ha increspato la superficie del mare ogni singolo giorno e un po’ mi dispiaceva non poter godere della visione di un mare completamente piatto. Ma adesso il pensiero di quel vento caldo mi fa sognare di ritrovarmi proprio lì, in mezzo alla spiaggia deserta con i capelli che ondeggiano e i granelli di sabbia che volano attorno. L’energia che ha sprigionato la sento ancora sulla pelle.
La bellezza che si presentava senza alcun filtro, non lasciava spazio a molte parole. Davanti a quei panorami, a quel mare caldo e dai colori innaturali, l’unica cosa che si poteva fare era tuffarsi. Ho ringraziato tante volte sottovoce durante il viaggio, ma mai mi sarei aspettata di ringraziare anche dei pesci. E invece così è stato. Mi nuotavano attorno sfiorandomi continuamente, era un valzer di colori e di allegria, il grazie attraverso il boccaglio è venuto da sè.
Le foto che ho fatto non possono descrivere la sfrontata bellezza che riempiva gli occhi onda dopo onda. Ma come una bambina non riuscivo a trattenermi in nessun modo dal provare a rubare un po’ di quella magica combinazione caleidoscopica di colori e sfumature, di riflessi e trasparenze cristalline.
Abbiamo visitato quattro isole quel giorno e trascorso una notte a Phi Phi Island. La mattina seguente salivamo sul traghetto che ci avrebbe portato verso l’ultima tappa: Phuket.