Una volta cominciato con gli shooting a Milano, ho deciso di non fermarmi più. A distanza di due giorni dalle foto con Marina, ho fissato un secondo servizio. Ero sola quel giorno, ma dentro di me avevo ormai deciso che nessuna scusa mi avrebbe impedito di continuare a scattare. Ero così soddisfatta del precedente lavoro che non vedevo l’ora di replicare.
Così ho conosciuto Stasya, 23 anni, di Kiev. Ci siamo incontrate all’uscita della metro e da subito ho capito che avevo davanti, prima che una modella splendida, una splendida personalità.
Abbiamo parlato tanto di noi due, delle nostre origini, delle nostre aspirazioni, di quello che ci piace fare e di cosa ci manca di casa nostra.
“I’m a country girl” è stata una delle prime cose che mi ha detto, e da lì ho capito che avevamo tanto in comune e che lavorare insieme sarebbe stato come far foto ad un’amica.
Quella mattina al parco ho scattato alcuni dei miei ritratti preferiti delle ultime serie, e vissuto una delle giornate più belle a Milano. Da lì a qualche giorno lei sarebbe tornata a Kiev, quindi non ci sarebbe stata una seconda possibilità di fotografarla.
Siamo state insieme solo un paio di ore, ma è stato il primo incontro in cui ho sentito una connessione autentica con qualcuno a Milano.
Nonostante il mio inglese non sia stato proprio il massimo, posso dire di aver aver usato un livello di connessione e un linguaggio alternativi con cui è stato facile capirci e ascoltarci.