La prima immagine che mi è venuta in mente quando mi è stato proposto questo lavoro, è stata quella di me stessa in un mercatino vintage di Londra: circa 8 anni fa lavoravo come ragazza alla pari in Inghilterra e il fine settimana uscivo a esplorare la città. Ricordo di essermi ritrovata in questo paradiso di borse degli anni 70 e di tenere in mano una Pollini, decidendo se acquistarla o meno. Se una voce in quel momento mi avesse sussurrato che da lì a qualche anno mi avrebbero chiesto di curare la campagna fotografica proprio per quella linea di borse che richiama i modelli degli anni 70, punto primo non ci avrei creduto, punto secondo l’avrei comprata per festeggiare!
Questa esperienza è stata così bella, così perfetta, che chiamarlo “lavoro” mi fa un effetto un po’ strano. Una squadra di 8 persone ha lavorato accanto a me durante tutto il giorno, occupandosi di spostamenti, outfit, make up, hair styling, logistica e tempistica, nel frattempo una romantica Venezia faceva da sfondo alle centinaia di foto che ho scattato quel giorno.
Abbiamo portato a termine il servizio senza nessun intoppo e l’unico imprevisto della giornata è stata la pioggia che ci ha colti al rientro dalla sessione in gondola, uno dei ricordi più divertenti di questa magnifica avventura.
Grazie ancora a tutto il team di ragazzi, è stato un piacere conoscervi e lavorare con voi!
Qui trovate il link sul sito di Pollini, buona visione!
Locations:
Caffè Florian
Libreria Acqua Alta
Baglioni Hotel Luna
Credits:
Model: Lais Botelho
Make up e hair styling: Mara De Marco
In questo post alcuni ritratti di Francesca e Mattia, una bellissima coppia di sposi che ho avuto il piacere di fotografare qualche mese fa.
Come ogni tipo di esperienza fotografica, il matrimonio è per me un’occasione per crescere e imparare. Sono grata a Francesca, per essersi prestata con grande serenità e disponibilità per alcuni ritratti posati. I tempi ci hanno consentito di provare qualche posa e inquadratura in più rispetto al solito a cui sono abituata, causa tempi ristretti e preparativi che sembrano non bastare mai per una ragazza che si prepara per le sue nozze.
Avevo già conosciuto la sposa qualche settimana prima delle nozze, ci eravamo date appuntamento in una caffetteria del centro e già allora avevo notato e apprezzato la delicatezza dei suoi tratti. Ma quando l’ho rivista il giorno del matrimonio, sono rimasta semplicemente incantata dalla sua eleganza, dalla femminilità e luce che emanava. Era splendida.
La giornata è stata un susseguirsi di commozione e divertimento, lavorare non è mai stato così piacevole.
Una volta finito il lavoro, io e il mio collega abbiamo ringraziato Francesca e Mattia per la giornata fantastica che abbiamo condiviso con loro e tutti gli invitati. Abbiamo passato tutto il viaggio di ritorno a parlare di questa bellissima coppia e in seguito a vantarci con amici e colleghi del bellissimo matrimonio a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare!
Grazie ancora Francesca e Mattia 🙂
Il make up di Francesca è stato realizzato da Alice Alfonsi.
Siamo arrivati nell’isola di Phuket dopo circa novanta minuti di navigazione su un comodissimo traghetto partito dal pier delle Phi Phi Island.
Una notte a Patong, solo questo avevamo deciso al nostro arrivo a Phuket. L’idea di cosa fare dei nostri ultimi 3-4 giorni è arrivata per caso durante il transfer dal porto all’albergo. Un ragazzo inglese ha iniziato a parlarci di Nai Yang, consigliandocela vivamente per la bellissima spiaggia e la tranquillità del posto, quindi abbiamo preso appunti.
Dopo circa un’ora di macchina siamo arrivati al nostro albergo.
Patong è stato come un ritorno alla realtà. Dopo una settimana lontani dal resto del mondo, il traffico e il caos di questa località disegnata per il turismo, ci hanno fatto sentire come dei pesci fuor d’acqua. Questa è stata la sensazione iniziale. E con questa sensazione siamo quasi fuggiti la mattina successiva verso Nai Yang.
Decidiamo così di trascorrere i nostri ultimi cinque giorni in questa bellissima località che si affaccia sul mare, in un albergo vicinissimo all’aeroporto e al Sirinat National Park.
Abituati ormai ad una sorta di indipendenza, prendiamo in affitto uno scooter ed è esplorando la costa di questa parte dell’isola che scopriamo per caso un bellissimo isolotto ricoperto di sole palme che con la bassa marea è raggiungibile a piedi.
In questa suggestiva cornice ci rifugiamo per le nostre ultime giornate di mare, trascorrendo mattinate caldissime in spiagge completamente deserte.
Ho provato a godermi appieno ogni istante, ma per quanto mi sforzassi, più si avvicinava il giorno della partenza più cresceva in me una sorta di malinconia.
Ho cercato di vivere ogni istante con gratitudine e umiltà, senza pregiudizi e preconcetti, cercando di trarre un insegnamento da ogni momento, spensierato, complicato, divertente o stressante che fosse.
Ho cercato di relazionarmi con tutti con onestà e sincerità, nel bene e nel male. Ho di nuovo capito quanto sia fondamentale nella mia vita essere me stessa, seguire le mie sensazioni, ascoltarle. E’ un istinto fortissimo quello che mi spinge a non soffocare mai un’emozione, a manifestarla o semplicemente viverla intensamente in silenzio. Mi piace vivere una situazione o una persona a 360 gradi, lasciare lo spazio per far sì che l’ambiente o una sensibilità altrui si manifesti completamente, dandomi la possibilità di entrare in quel mondo e ammirarne le sfumature, anche quelle che ti fanno soffrire.
Ho lasciato che il viaggio mi guidasse, mostrandosi e mostrandomi di volta in volta la direzione da prendere. L’ho seguito, l’ho ascoltato e ringraziato, infinitamente.
Trust your journey. Always.