Dopo questo shooting al Giardino delle Tuileries, mi sono innamorata ancora più profondamente di Parigi.
Ritrovarmi a lavorare in uno degli scorci che più amo della città, in uno dei periodi dell’anno in cui i colori che la dipingono la trasformano in un quadro romantico e nostalgico, ha rappresentato per me la realizzazione di un piccolo grande sogno.
Nel pomeriggio del giorno precedente la mia partenza, io e Cristiana ci siamo date appuntamento con Polina (modella di San Pietroburgo) a Place de la Concorde. Ci siamo presentate comunicando un po’ in inglese, un po’ in francese e un po’ in italiano, e dopo aver trovato una panchina e sistemato le nostre borse, Cristiana ha iniziato a truccarla.
Io e Cristiana siamo grandi amanti dei make up che valorizzano in modo naturale i punti di forza delle modelle e Polina era già bellissima così come si era presentata all’appuntamento, struccata e con i capelli sciolti. Non abbiamo quindi voluto stravolgere il suo aspetto, dopo tutto puntavo a ottenere dei semplici ritratti e ci siamo trovate tutte d’accordo sulla scelta del look.
Polina ha portato con se un paio di outfit ma io avevo già in mente l’idea di farle indossare il mio maxi camel coat, acquisto che sapevo essere destinato dall’inizio a comparire in qualche mia serie autunnale. Non potevo perdere l’occasione di abbinarlo ai colori di cui eravamo circondate. Anche se la giornata era un po’ buia, per via delle fitte nuvole e del cielo completamente coperto, la luce era sufficiente, delicata e malinconica.
Adesso sono a casa, ma non smetto di pensare sognante a quel pomeriggio e a tutte le foto che ancora vorrei fare in giro per la città. In maniera del tutto inaspettata, Parigi ha scoccato un’altra delle sue romantiche frecce e nonostante ne fossi già innamorata, ora mi ritrovo ancora a sentirne la mancanza e a programmare il nostro prossimo incontro.
Grazie alla splendida Polina e alla mia preziosa Cristiana <3
Model: Polina Pavlikova
Make up: Cristiana Caglieri
Un anno e mezzo fa, attraverso Facebook, arrivai per caso a conoscere Jiois. Lei vive a Padova, ma mi era piaciuta così tanto che le chiesi ugualmente se le potesse interessare venire in Sardegna, mia ospite, per lavorare insieme. Problemi organizzativi e logistici ci impedirono di attuare il mio piano, ma qualche giorno fa ho visto una sua foto scattata a Chia e, a distanza di quasi due anni, le ho subito riscritto. Lei si ricordava benissimo di me e, nonostante sia qui per le vacanze, ha accettato di conoscerci e posare.
Ci siamo trovate da subito benissimo insieme, abbiamo unito le idee e cercato di sfruttare al meglio le poche ore a disposizione di quel pomeriggio. Per evitare di perdere tempo in spostamenti, abbiamo deciso di sfruttare come set la casa-vacanze in cui Jiois ci ha accolti e ricreare qualche scena di una normale giornata estiva.
Io e Cristiana (che per l’occasione si è occupata del make up, ma in realtà ha anche contribuito con un apporto creativo non indifferente per tutto il servizio) ci siamo innamorate da subito del viso della nostra modella e del suo portamento, delle sue movenze e della sua espressività.
Ho pensato che fosse una grande fortuna avere l’occasione di lavorare con una modella professionista, alla quale scrissi in un qualunque giorno invernale di noiose ricerche sui social e che, visto la mia particolare richiesta, pensavo non avrebbe nemmeno risposto. Mi sono sentita ripagata per tutto il tempo speso a guardare foto di profili di perfette sconosciute e di centinaia di messaggi mandati spesso a vuoto. So benissimo che il tempo che investo in questo lavoro di ricerca è una parte fondamentale del risultato a cui aspiro. Le belle ragazze non mancano di certo, ma personalmente non cerco solo un bel viso. Non sono necessari canoni estetici precisi e molte ragazze con cui ho lavorato, e con cui tutt’ora ogni tanto organizzo un servizio, potrebbero confermare di essere lontane da certi parametri e misure che personalmente non conosco e non mi interessa nemmeno conoscere. Un viso è il tramite che mi permette di esprimere me stessa, deve essere, sempre secondo parametri del tutto soggettivi e personali, in grado di comunicare in modo delicato, sensuale e intenso. Mi piace l’idea di uno spettatore che, davanti alla foto di una delle modelle da me fotografate, rimane fermo a interpretare quello sguardo, a fissare quegli occhi e immaginare i pensieri di quella bellissima ragazza e magari, pure quelli della fotografa 🙂
Grazie ancora alla dolcissima Jiois, a Manuele per l’assistenza e la pazienza, a Cristiana per i bellissimi make up e il continuo e costante supporto.
Non mi capita spesso di potermi dichiarare apertamente e completamente soddisfatta di un lavoro. Il desiderio di fare sempre meglio mi lascia ogni volta un sapore un po’ amaro, tutti quei “ma” e quei “se” accompagnano la fine di ogni servizio e mi spingono a cercare di perfezionarmi nelle occasioni successive. Queste foto sono una di quelle rare eccezioni in cui posso concedermi di pensare di essere stata brava. Ma soprattutto, a rendermi fiera di questo lavoro, è il poter affermare di ritrovarmi fortemente in ogni singolo scatto, di poter leggere le mie sensazioni in tutto ciò che compone queste immagini.
L’ansia quel pomeriggio era più forte del solito. Cercavo di visualizzare mentalmente quello che avrei dovuto fare, di convincermi di avere le mie emozioni sotto controllo, ma una volta arrivate sul posto ho dovuto prendere un po’ di tempo prima di cominciare. Mi sono detta “Respira, rilassati, sii te stessa, divertiti.” E così abbiamo fatto. Abbiamo lavorato per tre ore, ci siamo divertite moltissimo e siamo tornate a casa soddisfatte. Riuscire a dare una forma a ciò che smuove la mia anima sarà sempre una magia per me.
Ho condiviso questa esperienza con due ragazze meravigliose, Bianca (la bellissima modella di questi scatti che per l’ennesima volta ha posato interpretando alla perfezione le mie visioni) e Stefania, la mia carissima amica e bravissima fotografa, così sensibile da capire quello di cui ho avuto bisogno quel pomeriggio senza che io glielo chiedessi.
Grazie di cuore a entrambe.
Buona visione!
Outfit: Philosophy di Lorenzo Serafini
Le foto di questo post sono la seconda parte di un pomeriggio che io e Bianca abbiamo passato insieme circa un mese fa, tra la scogliera e la spiaggia di Calamosca. Abbiamo aspettato il tramonto per una luce più morbida e un po’ più di privacy, ma nonostante la giornata fosse molto ventosa, fino alle 19 alcune persone prendevano ancora il sole a pochi metri da noi. Ci siamo sistemate in una parte della spiaggia in cui arrivava già ombra, con il sole che scendeva dietro la collina alle nostre spalle. La temperatura era gradevole e senza spostarci dal posto in cui avevamo appoggiato le nostre borse, abbiamo scattato dei ritratti semplici e naturali. Il viso di Bianca mi piace sempre, a prescindere dalle espressioni che assume. Scattavo queste foto pensando che sicuramente l’avrei richiamata per qualche altro lavoro e così infatti è stato. Due settimane dopo ci siamo riviste per fare nuove foto e ora che son passate altre due settimane, ho già in mente le prossime da fare di nuovo insieme a lei!