Sono rientrata sei giorni fa dalla terza trasferta che ho affrontato quest’anno grazie al lavoro. Ero in Francia per conto di un brand per scattare alcune foto ad un noto velista che a breve affronterà una famosissima regata. Un appartamento vista Oceano Atlantico e mood malinconico, un faro e una piccola cittadina situata nella regione dei Paesi della Loira. Affronto ogni incarico con razionalità ed entusiasmo e solo dopo, a lavoro concluso e a mente fredda, realizzo quanto sia fortunata ad unire grazie al mio lavoro una delle mie più grandi passioni, viaggiare.
Le foto del post di oggi sono frutto di questa magica combinazione. La destinazione era Firenze e la location è un posto che conosco virtualmente da più di cinque anni, da quando trovai un articolo su una rivista di design con immagini e intervista del proprietario. Rimasi assolutamente colpita e affascinata dalla struttura e dalla filosofia che la accompagna. Mandai una mail, solo per esprimere la mia ammirazione e confidare quanto mi sarebbe piaciuto un giorno poter ambientare delle foto tra quelle meravigliose stanze.
Così, il mese scorso, quando lo staff di Ottod’ame mi ha chiesto se conoscessi qualche bella location in cui organizzare il nuovo shooting, ho parlato loro de Le Tre Stanze e una manciata di giorni dopo eravamo lì, immersi in quella magia e in quella calda luce con cui Firenze ci ha accolti.
Ogni aspettativa è stata pienamente soddisfatta, eravamo tutti entusiasti del posto e dell’energia da cui eravamo circondati, lavorare è stato un piacere e un divertimento.
Ringrazio ovviamente tutte le persone che hanno contribuito a rendere speciale quella bellissima giornata.
Outfit: Ottod’Ame
Make up and hair: Camilla Coppolaro
Modella: Marta
Videomaker: Remo Congia
Location: Le Tre Stanze, Firenze
Ho dovuto rinviare per tutta l’estate le foto al mare che tanto volevo scattare, a causa di una frattura al piede che per due mesi mi ha proibito di muovermi con libertà e sicurezza. Quando a fine stagione Simona, la make up artist che si è occupata del trucco di Bianca per questo servizio, mi ha contattata per chiedermi se mi andava di fare qualche scatto insieme, non ho potuto rifiutare. Dopo esserci accordate su mood, outfit, location, in un caldo pomeriggio di metà settembre, ci siamo ritrovate tra rocce e spiaggia a lavorare in uno shooting dall’atmosfera volutamente in bilico tra estate e autunno. Fotografare Bianca è quasi un rito che seguo ormai da quattro anni, ci siamo divertite a ricordare il primo shooting fatto insieme in cui lei aveva 17 anni ed era alla sua prima esperienza.
E’ sempre bello unire idee e risorse nel nome di un unico intento, quello di dar sfogo alla propria creatività e passione e farlo con ragazze che percepiscono anche l’importanza del proprio tempo e impegno, conferisce ad ogni servizio un valore aggiunto e la giusta misura di serietà e professionalità.
Scrivo questo articolo da una bellissima scrivania in legno, in un piccolo appartamento nel cuore di Milano. Fuori piove ma l’atmosfera mi piace, il mio immancabile te verde mi appanna gli occhiali ad ogni sorso e mentre lavoro a più cose penso a quanto siano belli i cambiamenti se li si affronta con lo spirito giusto. A breve tanti shooting e un altro importante lavoro in una bella città del nord Italia. Saranno mesi impegnativi, ma sono qui per questo e sono pronta.
Grazie ancora al team tutto al femminile con cui ho lavorato!
Modella: Bianca Atzori
Make up artist/Hair stylist: Simona Sanna
Outfit: Max&Co, Cagliari
Una stimata illustratrice e un genio dell’informatica, mi contattano a inizio anno per avere informazioni sui miei servizi fotografici matrimoniali. Da subito ho sperato che Francesca e Daniele scegliessero me come fotografa, perchè da subito ho avuto delle ottime impressioni sulle loro personalità, così semplici e particolari allo stesso tempo. Ai miei occhi sono apparsi entrambi come due artisti, due anime creative. Per fortuna non ho dovuto aspettare troppo per conoscere la loro scelta e dopo la comunicazione ufficiale non restava che aspettare l’arrivo del 16 Giugno, il loro giorno.
Il matrimonio si è svolto sull’Isola di San Pietro, la cerimonia su una suggestiva scogliera vista mare. Il sole e una leggera brezza hanno accompagnato tutte le fasi della giornata che si sono svolte all’aperto, in una bellissima residenza vicina a Le Colonne. La luce del tramonto è stata la ciliegina sulla torta per delle foto romantiche che non vedevo l’ora di scattare. Ci sono stati momenti bellissimi, dove l’amore di Francesca e Daniele e di tutti i loro amici e parenti mi hanno portata più volte ad emozionarmi quasi fino alle lacrime: dalla loro talentuosa amica che ha cantato Lava accompagnandosi con l’ukulele, alle lettere dei loro genitori, dalle parole che Francesca e Daniele si sono scambiati durante la cerimonia, alla tenerezza immortalata su quella collina al tramonto.
Non mi sbagliavo quando all’inizio sentivo che sarebbe stato un bel matrimonio, indimenticabile.
Ci tengo infine a condividere con voi il mio nuovo profilo Instagram dedicato esclusivamente ai matrimoni, vi invito a seguirlo, posto ogni giorno nuove foto e immagini di ispirazione nelle stories. Si chiama Your Love Tale e spero cresca in fretta e si arricchisca sempre più delle immagini che scatto ai vostri bellissimi ed emozionanti matrimoni.
Questo è il link che vi porta direttamente alla gallery: Your Love Tale
Grazie ancora Francesca e Daniele per i bellissimi momenti e per avermi scelta.
Buona visione 🙂
Nelle ultime ore di un pomeriggio dal tempo incerto, io, Cristiana e Viola ci siamo date appuntamento ai Giardini Pubblici di Cagliari per uno shooting organizzato nei giorni precedenti tramite messaggio.
Era la prima volta che fotografavo Viola e in realtà ci siamo conosciute proprio sul set di questo stesso servizio. Dopo il make up naturale e delizioso che Cristiana ha eseguito sul suo bel viso e qualche chiacchiera tra ragazze, abbiamo cominciato a scattare vicino a un grande cespuglio fiorito. Avevo immaginato il look di Viola e portato per l’occasione qualche accessorio da casa: un vecchio basco comprato a Parigi e dei finti occhiali da vista. Per l’outfit ho scelto una camicia dal taglio anni 70 e una minigonna di Carolina Emme.
Il mood è andato delineandosi molto velocemente durante gli scatti, immaginavo già le tonalità e l’atmosfera che avrei ricercato e ricreato in fase di post-produzione. Le lentiggini sono una caratteristica che adoro e hanno rappresentato quasi la ciliegina sulla torta insieme al bel viso della modella, che io trovo si sposi perfettamente con il “personaggio” che con pochissimi accorgimenti abbiamo creato insieme.
Abbiamo iniziato a scattare attorno alle 18:30 e terminato verso le 20. Purtroppo il cielo coperto non ci ha regalato nessun raggio di sole, mi sarebbe piaciuto ricercare qualche controluce, ma rivedendo la serie sono comunque soddisfatta delle tonalità e dei contrasti, riesco poi quasi a intravedere un accenno di autunno e la cosa non mi dispiace affatto.
Buona visione!
Credits
Modella: Viola S.
Make up: Cristiana C.
Videomaker: Remo C.
Polina è la bellissima modella ucraina ritratta nelle foto di questo post. Le sono davvero molto grata per aver accettato di farsi fotografare da me nonostante avessi un piede ingessato. Ebbene sì, il 7 luglio mi sono fratturata un piede. La prima cosa a cui ho pensato sono stati i progetti che avevo in programma nei giorni e nelle settimane successive. Ho visto sfumare in un istante il mio viaggio a Parigi previsto per il 20 luglio e con esso tutte le foto che avevo intenzione di scattare, gli shooting da fare al mare e qualche proposta di lavoro. Prenderla con filosofia non è stato facile, sopportare per un mese il gesso in piena estate nemmeno. Ma gli incidenti capitano “anche nelle migliori famiglie”, come ha detto il medico del pronto soccorso nel tentativo di consolarmi. Pazienza dunque, avrei aspettato qualche settimana in più prima di poter fare il bagno al mare, di uscire la sera a fare lunghe passeggiate, a Parigi ci andrò a ottobre va bene, però non volevo stare un mese senza far foto. Ho spiegato dunque a Polina quello che mi era nel frattempo successo, lei si è affettuosamente preoccupata del dolore che avrei potuto provare durante lo shooting, l’ho rassicurata e organizzato tutto per un giovedì sera.
Non avrei potuto fare queste foto se non fosse stato per l’appoggio e l’aiuto del mio paziente fidanzato. Polina è stata a dir poco eccezionale. Disponibile e pronta, si è mossa alla perfezione davanti all’obiettivo. Dal canto mio ovviamente le possibilità di movimento sono state alquanto ridotte, ma ho cercato di sfruttare al meglio le tre posizioni in cui potevo stare: in piedi immobile, seduta per terra, seduta su una sedia che abbiamo portato con noi. Il resto l’ha fatto la splendida luce del tramonto.
E’ stata una bella sfida che sono felicissima di aver affrontato e sinceramente il risultato mi rende ancora più orgogliosa.
Credits
modella: Polina (grazie!)
videomaker: Remo Congia (grazie!)
Federica è la bellissima ragazza immortalata in questi scatti. Più volte in passato avevo avuto modo di vedere sue foto sui social e sapevo che prima o poi le avrei chiesto di posare. Così, un pomeriggio di qualche settimana fa, ci siamo date appuntamento ai Giardini Pubblici di Cagliari, per uno shooting in cui ho cercato di conoscere qualcosa di più di lei soprattutto a livello fotografico.
E’ stata bravissima sia a seguire qualche direttiva, sia a muoversi liberamente, rispettando mood e espressioni inizialmente scelte. Tra una chiacchiera e l’altra ho scoperto di avere davanti a me una ragazza molto in gamba, più parlavamo di noi più venivano alla luce aspetti e qualità di Federica che nella mia mente erano come piccoli pezzi di un puzzle che piano piano andavano a costruire quello che spero sarà il nostro prossimo shooting insieme.
Grazie ancora Federica 🙂
Una volta lasciata Saragozza, ci separavano circa 90 chilometri dalla nostra successiva destinazione che, in un certo senso, ha rappresentato la meta del nostro viaggio, l’Hotel Aire de Bardenas.
Può un hotel costituire la motivazione attorno a cui progettare una vacanza? Mi sono posta questa domanda un paio di volte durante le nostre ore di macchina. La risposta mi si è palesata con assoluta bellezza e semplicità appena individuato l’ingresso al Aire de Bardenas. Un campo di grano e una decina di casse di legno disposte una sopra l’altra (utilizzate nella zona per il trasporto di frutta e verdura), lungo gli argini di una strada sterrata e circondate da cespugli incolti, l’insegna incollata in cima, semplice, niente fronzoli, sono il benvenuto che questa struttura e questo paesaggio dal fascino lunare porgono ai viaggiatori che arrivano in Navarra.
La reception accoglie gli ospiti avvolta in un profumo fresco e piacevole di fiori ed essenze. La ragazza spagnola che registra la nostra permanenza parla un inglese dolce e scorrevole ed è una delle tante di un personale tutto al femminile. In qualche minuto siamo dentro la stanza, un cubo di luce diffusa, teli bianchi e legno chiaro. Il finestrone davanti al letto ci mostra il piccolo cortile privato con vasca circolare, salottino e alberello. Tutto è estremamente semplice, perfetto, curato nel minimo dettaglio, tutto stimola la nostra creatività. Ma decidiamo di andare subito a fare un sopralluogo nel territorio da cui trae il nome l’hotel, le Bardenas Reales. Si tratta di un parco naturale semidesertico situato nella provincia di Navarra, nella Spagna settentrionale. I colori che la caratterizzano sono il rosso dei suoi rilievi argillosi e il bianco della sabbia e del terriccio delle strade che la attraversano. Inutile negarlo: da prima di partire ho immaginato le foto che avrei fatto in questo imponente paesaggio e il mio compagno di viaggio mi ha aiutata a realizzarle. Il pomeriggio era nuvoloso ma il mood era comunque affascinante, ottimo alleato di una passeggiata stanca di ormai fine giornata.
Torniamo in hotel accompagnati dal polverone di sabbia bianca lasciato dalla macchina lungo il percorso per uscire dalle Bardenas, la sensazione era quella in realtà dell’inizio di un’altra piccola vacanza dentro la vacanza. L’hotel Aire de Bardenas è questo che fa, ti porta dentro un nuovo mondo, un piccolo pianeta da esplorare, semplice e tuttavia studiato in ogni suo angolo più nascosto. Dopo un’ottima cena nell’elegante e accogliente ristorante dell’hotel, torniamo in camera percorrendo uno dei sentieri esterni illuminato in modo impeccabile e suggestivo.
La mattina ci svegliamo senza volerlo alle 6, siamo in piedi alle 6:30 e alle 7 vaghiamo per l’hotel con le nostre macchine fotografiche in mano. Quando tutto è perfettamente fotografabile puoi assumere anche le sembianze di un matto, per fortuna avevo con me la persona giusta che con i capelli ancora spettinati provava le mie stesse emozioni e travolto da una continua ispirazione, ha girovagato fino all’ora della colazione armato di camera. Abbiamo assistito ad una meravigliosa alba dalla piscina e curiosato nell’orticello coltivato a lattuga, menta e piante aromatiche, fino a quando il sole ha illuminato tutto dall’alto di un cielo turchese.
26 gradi nel primo pomeriggio, temperatura ideale per stendersi a bordo piscina (e fare qualche foto ovviamente) circondati dal silenzio e scaldati da un calore che sa di casa. Continuavo a fare piccole riflessioni sulla bellezza di questo posto, guardavo le pale eoliche in cima alla collina di fronte, sembravano girare con allegria ed eleganza quasi volessero partecipare anche loro a questa perfezione.
Per la nostra seconda visita alle Bardenas, siamo stati così fortunati da essere accompagnati ancora dal tempo e dal clima giusto, quello che speravo e che volevo vivere: il deserto, caldo, sabbioso, che ti riempie di polvere e ti fa sentire dentro un western. Tutto era più bello e surreale di quanto avessi immaginato.
L’Aire de Bardenas con il suo paesaggio unico, è un posto che ti fa sentire privilegiata perchè ti porta lontano, su un altro pianeta, ti fa apprezzare la semplicità delle cose fatte con il cuore e la genialità dell’essere umano, ti fa capire quanto i dettagli possano fare la differenza e contribuire a dar vita ad un ambiente quasi lunare, facendoti viaggiare più lontano di quanto avessi programmato.
El cielo, la luna, las estrellas. El lujo de lo sencillo. Arquitectura, naturaleza y diseño. Lo natural.
Valentina è la bellissima protagonista delle foto di oggi. L’ho conosciuta attraverso Instagram e dopo le dovute presentazioni virtuali, ci siamo incontrate una mattina di qualche mese fa per prendere un caffè. Alcuni impegni mi hanno proibito di organizzare questo shooting fino a due settimane fa, quando anche grazie all’entusiasmo delle persone coinvolte , ogni elemento si è incastrato alla perfezione fino a portarci da Cramu, il bellissimo bed and breakfast scelto come location. Io, Valentina e il videomaker, ci siamo mossi con assoluta libertà tra le stanze accoglienti e luminose del b&b, la disponibilità del personale e la professionalità della modella, ci hanno consentito di lavorare serenamente e di studiare al meglio la luce e la composizione delle immagini.
Abbiamo scattato fino alle prime ore del pomeriggio e ottenuto una serie di foto che considero il risultato di un lavoro di squadra. Adoro coinvolgere persone sempre nuove, quando la curiosità e l’interesse sono sinceri e reali, si è spinti con naturalezza a voler contribuire al lavoro altrui e qualsiasi tipo di input è sempre ben accetto.
Modella: Valentina Taccori
Location: Bed&breakfast Cramu, Cagliari
Outfit: VelaShop Cagliari
Videomaker: Remo Congia
Nel post di oggi vi mostro il risultato del mio più recente lavoro per un brand di costumi che ormai ha bisogno di poche presentazioni, La Reveche.
Il nuovo progetto a cui ho partecipato vede elemento centrale e di novità, la linea swimwear per bambine La petite Reveche.
E’ stato molto divertente e dolcissimo vedere quelle piccole modelle posare in modo inconsapevole e tuttavia impeccabile, osservarle e seguirle con la macchina fotografica è stato faticoso ma sapevo che sarei stata ripagata dalla loro spontaneità.
Ho ottenuto una serie di foto che adoro proprio per la poca ricercatezza delle pose e delle espressioni, posizionarle in un certo modo era infatti davvero complicato, non avevo altra scelta se non assecondarle nei loro momenti di gioco ed essere pronta ad immortalare i loro bellissimi sorrisi. Soltanto alcuni degli scatti qui presenti sono frutto di precise istruzioni.
Le loro mamme, presenti sul set, sono state delle formidabili assistenti, così come le ragazze del team La Reveche. Tutte hanno lavorato e contribuito ad uno shooting bellissimo dove i capricci e i NO delle modelle come risposta alle richieste della fotografa, sono stati per una volta la parte più dolce e divertente del lavoro.